Lo sviluppo edilizio dell'isola di La Maddalena
è importante perchè comprensivo di altri fattori a loro volta molto rilevanti. Esso infatti non può disgiungersi dall' ambiente, dall' occupazione, dall' economia, dal turismo, dal commercio, dall' artigianato e da altro, quindi proprio per queste sue correlazioni, a mia opinione, riveste una consistente importanza
nel futuro della nostra isola. Altri centri abitati della Gallura, come Palau, Santa Teresa, Arzachena e Olbia, hanno già da molto tempo percorso questa strada ottenendo vari risultati ai quali noi possiamo guardare sia per non fare i loro errori sia per ottenere i loro stessi vantaggi. Iniziamo ad analizzare lo
sviluppo occupazionale: è innegabile che darebbe più lavoro a chi dovrebbe progettare, verificare la fattibilità dei progetti, edificare gli immobili, costruire gli infissi, fare gli impianti (elettrici, idraulici ecc.) e la manutenzione di quanto edificato. Altrettanta considerazione è da attribuire al
fattore economico, infatti l'edilizia creando più lavoro darebbe più introiti e quindi possibilità di spesa soprattutto ai residenti ed alle casse comunali, con gli stipendi, gli oneri di urbanizzazione, i contributi irpef ed in gran misura con l'I.C.I. Si avrebbero così le risorse economiche per creare nuova occupazione nel settore sia privato che pubblico ottenendo in quest' ultimo anche il vantaggio di gestire al meglio la cosa pubblica. Non si deve procedere ad una edificazione abnorme, come forse è stato fatto nei centri galluresi summenzionati, ma valutare concretamente la
salvaguardia ambientale pensando allo sviluppo della
rete stradale (è possibile farlo con l'intervento privato), ai
parcheggi, alle
zone commerciali (oggi del tutto mancanti come quelle
artigianali)
e alle zone da destinare allo
sviluppo turistico e
residenziale. Se si concorda sul fatto che la popolazione della Maddalena ne otterrebbe un certo vantaggio economico senza deturpare l'ambiente in maniera eccessiva (nessuno avrebbe piacere nel tenere una bellissima rosa in una campana di vetro senza poterne sentire il profumo), è da pensare al più presto sia a come individuare le zone commerciali, artigianali, residenziali, turistiche, per la viabilità e per i parcheggi, sia a come liberare il territorio da ingiustificati vincoli (vedi le zone alluvionali,eliminabili con la già finanziata canalizzazione da parte della Regione al Comune) ma anche il centro storico dal vincolo dei parcheggi per le attività commerciali. La zona da destinare al commercio dovrebbe essere inserita nel contesto urbano e non in periferia (ciò è possibile perchè fortunatamente alla Maddalena esistono ancora siti con tali caratteristiche), sviluppando una rete stradale con ai bordi costruzioni con portici ed attività commerciali al piano terra, uffici ed abitazioni ai piani superiori e spazi da destinare ai parcheggi. Le aree da assegnare all' attività artigianale dovrebbero essere individuate nella periferia. E' da considerare che
la viabilità, i posteggi, le varie infrastrutture verrebbero realizzate interamente dai privati. E' ovvio che le zone turistiche, per denominazione stessa, devono essere collocate in siti che abbiano un' attrazione e funzione adeguata. Non vedrei male , per esempio, l'edificazione turistica dell' Isuleddu (bestemmia?) se si stabilisce che i privati devono cedere come area standard una fascia perimetrale al Comune, con l'obbligo per i proprietari della sua sistemazione secondo direttive dettate dal Comune stesso, P.T.R. permettendo.
49 commenti:
Anche per questo argomento ho un giudizio positivo infatti anch'io ritengo che senza soldi non si canta messa e che per il nostro comune il mezzo più efficace per procurarli è l'edilizia.
Speriamo che a La Maddalena ci si sveglia un pò per recuperare risorse. Almeno avremo i soldi per andare avanti.
sono un disoccupato e penso che per poter lavorare a La Maddalena,
non fuori come fortunatamente qualche volta mi capita,sia importante sviluppare l'edilizia come qui è stato scritto
Finalmente sono cominciati i lavori all'Opera Pia così ci sarà un pò di lavoro per i maddalenini.
Maddalenino ciunco e orbo non ti sei accorto che isoldi che girano attorno a questo lavoro parlano Napoletano?
Mi sembra di constatare che per quanto riguarda la possibilità di poter costruire a La Maddalena, ormai siamo alla frutta.Se non si pensa ad un altro piano urbanistico fra poco saremo del tutto bloccati.Roky hai pensato di propagandare il blog fra i professionisti dell'edilizia,imprenditori, ingegneri,architetti,geometri e lavoratori.Visti i commenti mi sembra di no.
Con il P.U.C.in vigore sono state spostate volumetrie dalle zone urbane(declassate) per l'edificazione a "vantaggio" della popolazione residente in altre(promosse)a vantaggio della popolazione Americana.Visto che gli Americani andranno via, che destinazione avranno i complessi in costruzione e da costruire?Le aree edificabili potranno ritornare almeno per il danno non ancora consumato a vantaggio dei residenti Maddalenini oppure rimarrà tutto nello stato attuale a vantaggio di speculazioni esterne alla nostra isola?
Alcuni giorni fa'avevo manifestato il sospetto che i complessi edilizi occupati dagli Americani sarebbero stati oggetto degli appetiti speculativi di operatori esterni alla nostra isola(vedi commento precedente),fin qui non ci trovo molto di male soltanto che il grosso delle risorse andrà fuori della Maddalena.Il peggio stà maturando con i complessi che,grazie all'amministrazione Giudice,si stanno e si costruiranno per gli Americani che non ci saranno più,dando guadagno ai soliti imprenditori esterni e togliendo volumetria abitativa ai Maddalenini.
E' nelle intenzioni di questo governo, anche del centrodestra, di abolire o ridurre sensibilmente l' I.C.I. sulla prima casa. Mi chiedo come farà l'amministrazione comunale di La Maddalena a gestire la cosa pubblica con le scarse risorse di cui dispone diminuite ulteriormente. Spero pensi di aumentare il bacino di prelievo incrementando e non ostacolando l' edificazione.
Continuiamo a non interessarci della nostra economia.E io pago.
Non mi sembra che a La Maddalena si stia costruendo poco,anzi.Comunque purtroppo sono d'accordo che l'economia isolana possa avere uno sviluppo sopratutto con l'edilizia.
Se si costruisce bene è soltanto un vantaggio per noi.
Leggo nell'articolo in questione di un'eventuale e limitata edificazione alberghiera,previa sistemazione dell'Isuleddu da parte dei proprietari se d'accordo.Premettendo che il litorale dell'isolotto è naturalmente alquanto sqallido,sarei anch'io favorevole.
Il consigliere comunale Bardanzellu, propone una riduzione di due punti dell' I.C.I. per la prima casa.Ciò si otterrebbe: con il dimezzamento degli "immeritati stipendi"del Sindaco e di tutti a scendere,mi stà benissimo;con la non assunzione di due "dirigenti",mi starebbe benissimo se effettivamente in più e quindi inutili,comunque a me sembrano dei contorsionismi e vedrei più realisticamente ciò che propone Roky:di sfruttare l'I.C.I. pagata dai non residenti che acquisterebbero case costruite con criteri non invasivi?
Cari concittadini si è vero a volte con l'edificare troppo si rovina
l'ambiente,ma nel nostro caso trovo giusto quanto scritto da Roky perchè gli introiti dell'edilizia sono necessari per le casse del nostro
disastrato Comune.Basta costruire con un certo criterio che non sia eccessivamente vincolante come attualmente è.
Per quanto rigurda le future costruzioni alberghiere, mi auguro che vengano progettate non solo in funzione del G8, ma anche di un lontano futuro turistico.
Edificare alla Maddalena è di primaria importanza:per dare direttamente lavoro a quanti dovrebbero costruire i manufatti,per incrementare le casse comunali con gli oneri di urbanizzazione e l'I.C.I.,per ottenere una maggiore e più qualificata ricettività alberghiera(alberghi,pensioni),per completare ed incrementare le strutture sportive,per miglirare la viabilità ed i posteggi.Non credo che sia utile continuare a costruire case per i turisti(quando andranno via gli Americani ce ne saranno anche troppo),quindi l'edificabilità privata dovrebbe essere consentita soltanto ai residenti (da una data da definire.In questo modo si genereebbe un turismo qualificato di "nicchia",scusate il controsenso di tutta l'isola.
Quanto fin qui scritto, sono verità assolute. Peccato che il sindaco e l'ufficio tecnico del comune, non abbiano le idee chiare in merito. Anzi, dato che stupidi non sono, conoscono la situazione ed avendo il potere decisonale, pare favoriscano qualcuno danneggiando molti altri e indirettamente, tutto cio si ripercuote negativamente sullo sviluppo economico dell'isola.
Melampo, non credo che il Sindaco e l'ufficio tecnico agiscano in mala fede, per me è soltanto stupida alterigia.
E'malafede non ti preoccupare,poi per la stupidità non ci sono problemi ne hanno tanta.
Sono convinto, e i fatti che stanno avvenendo negli utimi mesi sull'isola lo confermano, che dietro il rallentamento dello sviluppo edilizio, vi sia una regia ben orchestrata esterna, oltre che la scarsa volontà di fare bene e super partes, degli amministratori locali e dell'ufficio tecnico.
Leggo di stupidità,alterigia e malafede di chi ci amministra.La stupidità e l'alterigia sono opinioni di qualcuno e forse non di altri, ma la regia orchestrata da esterni da quali fatti,che sono avvenuti negli ultimi tempi,è dimostrata?Anch'io penso che sia predominante l'inconcludenza, l'intrigo esiste, fisiologicamente e limitatamente essenzialmente per coltivare il proprio orticello.
Aldo, premesso che rispondere con domanda ad altra domanda non sarebbe proprio corretto, chiedo:
- chi o quale organo esterno, ha bloccato l'edizia popolare?
- chi o quale organo esterno, ( insieme ad altri attori) sta facendo ferro e fuoco per appropriarsi dei beni demaniali dismessi di La Maddalena?
- chi di esterno, sta facendo dichiarazioni alla stampa sulla sua visione della riorganizzazione complessiva dell'isola?
- chi o quale organo esterno, sta realmente e unicamente confrontandosi sul futuro della Maddalena, con il governo e i ministeri, anche se per questioni di facciata o visibilità, si porta agli incontri ufficiali, rappresentanti del comune e della provincia?
- da chi o quale organo esterno, è soggiogata l'amministrazione comunale?
Non posso supportare con prove e fatti tutte queste domande, in quanto trattasi di una mia interpretazione dei fatti che stanno avvenendo ma secondo questa chiave di lettura è facilmente sostenibile una regia esterna che impone senza confronto e ascolto dei locali, la sua volontà
Mi stà bene il tuo punto di vista,potrebbe avere una sua validità,ripeto potrebbe,dal canto mio sono favorevole all'intervento esterno interessato della Regione.Il Comune è un nessuno.
Venti alberghi a cinque stelle di nuova costruzione mi sembrano eccessivi(data la capacità turistica Maddalenina),vedrei molto meglio la trasformazione incentivata dei molti appartamenti che si renderanno liberi(per la "dipartita" degli Americani)in albergo diffuso. Altrimenti si avrà un eccesso di case sfitte con un crollo conseguenziale dell'economia che ruota intorno compreso il valore degli immobili, che andrà bene per un certo verso ma malissimo per un altro(il patrimonio edilizio Maddalenino verrà svalutato e La Maddalena si troverà meno ricchezza). E' da considerare anche che l'introito derivante dai grandi alberghi per la maggior parte andrà fuori della Maddalena con le bricciole e qualche posto di lavoro ai Maddalenini.
Sono stati presentati in Regione i progetti di lotizzazioni a La Maddalena, alcuni mi sembrano per la loro dimensione spropositata eccesasivi e limitanti, per l'elevata volumetria, verso gli altri progetti più contenuti. Per quanto detto spero che la Regione non prenda in considerazione quanto di eccessivo il Comune della Maddalena ha presentato come pure i progetti presentati da chi non ha la titolarità del terreno sul quale vorrebbe costruire: caso più eclatante è Punta Rossa a Caprera.
Penso alcuni di voi abbiano letto o sentito, della sentenza del TAR della Sardegna che ha annullato il IV° comma dell'articolo 15 delle norme attuative del PPR, cioè in sostanza il Tar Sardegna ha annullato la parte del Piano paesaggistico regionale che prevede l'intesa tra Regione, Provincia e Comune per il rilascio di concessioni edilizie ai titolari di lottizzazioni. Spero vivamente che questa decisione invece che accelerare i tempi, non provochi smarrimento negli uffici tecnici del comune di La Maddalena e nei vertici politici isolani, rallentando ulteriormente il rilascio delle concessioni edilizie
Il Tar della Sardegna ha annullato il quarto comma dell'art.15 delle norme attuative del P.P.R., ebbene quelle norme non sono più valide e quindi gli uffici tecnici del Comune non ne debbono tenere conto.Se invece ne terranno conto,dovranno risponderne in prima persona ed il Comune come amministrazione.Vorrei vedere se dei dipendenti comunali avranno voglia di subire delle conseguenze giudiziarie per dei loro comportamenti illegali.
A La Maddalena si stà edificando anche troppo ed i vantaggi economici che ciò comporta si distribuiscono fra i soliti rozzi volponi (costruttori) e la manovalanza (Romena). Progettisti, falegnami, elettricisti, idraulici, ecc., vengono da fuori Maddalena lasciando le bricciole nell'Isola.
per pierluigi : vorrei cercare di capire il perchè della tua affermazione "si sta costruendo anche troppo", quando poi denunci il fatto che gli artigiani maddalenini e la manovalanza locale(causa artigiani esterni che si accontentano di lavorare a prezzi inferiori dei maddalenini e manovalanza romena che costa meno sul mercato), trovano con molta difficoltà lavoro o piccoli appalti. Vorrei dirti un'altra cosa senza voler polemizzare: valuta fra gli artigiani di ogni specifico settore presenti sulla piazza dell'isola, quanti di loro sono davvero capaci di fare "a regola d'arte" il loro lavoro e potrai poi darti da solo molte risposte. Con questo non si deve fare di tutta l'erba un fascio ma di professionisti competenti solo sulla carta, ve ne sono non pochi.
A torto o ragione poi hai parlato dei soliti rozzi volponi (costruttori): fanno gli imprenditori e se riescono nel loro lavoro (non entro nel merito della correttezza o meno), non vanno sempre presi di mira come cattiva pratica, piuttosto, per i piccoli artigiani potrebbe essere molto utile unirsi in cooperative di professionisti, a condizione che tutti siano corretti e non come spesso sento raccontare, che ogni volta che si è provato a fare un qualche sodalizio lavorativo, c'è sempre stato il furbetto della situazione, che ha tratto vantaggio dagli altri. Questo è un malcostume frequente sull'isola.
Continuo a sostenere (invece di criticare) che fino a quando anteporremo solo gli interessi privati a quelli della comunità, resteremo sempre al palo. Poi questa è la mia opinione non necesariamente condivisibile.
Rispondo a Melampo.
Il perchè si stà costruendo troppo,per me è che si ha(o tuttalpiù si avrà fra breve termine) una sovrabbondanza di case che non troveranno acquirenti.Si toglie volumetria all'edificazione commerciale che non viene fatta sopratutto per colpa degli amministratori isolani che non hanno mai definito una zona industriale,artigianale e commerciale.Per quanto riguarda i costruttori lo hai spiegato tu stesso del perchè sono volponi, perchè (badando soltanto al loro tornaconto) danno il lavoro alle imprese esterne ed ai lavoratori Romeni(spesso in nero).
Hai ragione sul fatto che le piccole imprese locali si dovrebbero consorziare compreso gli studi tecnici(a volte questi ultimi lo fanno).
Comunque gli imprenditori che vogliono si guadagnare ma anche far lavorare la gente del posto potrebbero invogliare loro stessi le associazioni di imprese.
Se si facesse così, gli interessi privati non sarebbero anteposti a quelli pubblici(come tu giustamente dici).
Mi scuso con i blogger (perchè pare che stia instaurando un discorso a due) ma vorrei ancora rispondere a pierluigi : rispetto alla tua prima affermazione, quello che evidenzia il mercato residenziale ora, è riassumibile in una stagnazione della domanda e sovrabbondanza di offerta di immobili, dovuto all'indecisione politica e alla poca chiarezza che ha il mercato immobiliare nazionale e internazionale, sul futuro dell'isola. Chiariti questi basilari, la domanda sono certo che tornerà ad essere ancora più forte dell'offerta.
Hai scritto giustamente che si è tolta volumetria commerciale e per i servizi, per trasformarla in residenziale, però è anche vero che le volumetrie commerciali e per i servizi sono redditizie per chi le acquista e non solo per chi le costruisce, a condizione che vi siano grandi flussi di clientela. Attualmente sull'isola depauperata di servizi primari e sanitari e con la difficoltà di collegamenti (oltre ai prezzi indicibili per i non residenti) solo chi si potrebbe accontentare di un giro di clientela locale, affronterebbe l'impegno economico di acquistare edifici commerciali (ecco secondo me spiegata la trasformazione fatta dagli amministratori). Facilmente, tutto è riconducibile alla presenza di servizi primari e al miglioramento dei collegamenti con la Sardegna, per aumentare di gran lunga i flussi di persone/clienti.
Riguardo a quanto scrivi sugli imprenditori che oltre far lavorare la gente del posto, potrebbero anche invogliare l'associazionismo cooperativo o forme similari, non comprendo perchè debbano essere gli imprenditori, ad invogliare gli artigiani ad associarsi. Mi spiego meglio, non vedo alcuna necessità ad avere terzi che invoglino ad esempio noi ed altri, a costituire una cooperativa di artigiani che offrano servizi nell'edilizia ma non solo a 360°.
La questione è sempre quella di fare gruppo lealmente e saper essere dei veri professionisti, oltre che capire quali sono i prezzi che si possono richiedere per essere competitivi sul mercato, chiedendo agli imprenditori (qui sarebbe necessario il loro coinvolgimento)il rispetto delle regole sugli appalti (per evitare il lavoro nero).
Melampo,mi sembra che fra quello che pensiamo entrambi non ci siano grandi differenze.La sostanza è che l'amministrazione Comunale sopratutto ma anche quella Regionale non hanno intenzione di promuovere dei piani urbanistici per uno sviluppo "commerciale" dell'edilizia a La Maddalena. E' scontato che si debbano avere delle condizioni favorevoli affinchè l'edilizia "commerciale" sia appetibile per i costruttori, per gli acquirenti ed utile per la popolazione, ciò può avvenire sopratutto se si farà il collegamento fisso.
Il contributo che,secondo me, potrebbero dare i costruttori ad eventuali associazioni dei mestieri è importante perchè sarebbe di "garanzia" lavorativa. E'ovvio che è sempre valido il proverbio che dice:aiutati che Dio ti aiuta.
Mi chiedo:se a La Maddalena si costruisce troppo non è un vantaggio per i Maddalenini? Se ci sarà abbondanza di abitazioni credo che i prezzi inevitabilmente caleranno e sarà esclusivamente un problema per i costruttori che avranno investito i loro soldi in maniera sbagliata.
Non credo che tu Paolo abbia capito il senso dell'articolo in argomento, l'edificare da parte dei privati non è fare beneficenza(questo i costruttori lo sanno benissimo e quindi si fermeranno al momento opportuno) ma è creare economia a vantaggio di chi costruicse e della popolazione. Altro vantaggio evidenziato è quello per le casse Comunali.
P.S. I costruttori non sono l'Ente Case Popolari.
Io vedevo, con il collegamento fisso che passava per Santo Stefano, un espansione futura dell'abitato e quindi l'edificazione di una determinata tipologia di abitazioni nell'isola dirimpettaia alla Maddalena. Purtroppo sembra che l'orientamento sia per il tunnel verso la zona di Nido D'Aquila, pazienza megio così che niente.
Leggendo i vari commenti ho riflettuto e sono arrivato ad una mia conclusione. Si è vero che a La Maddalena si ha bisogno di edilizia per incrementare il lavoro e l'economia sia pubblica che privata, ma è anche vero che essendo un'isola si avrebbe un inflazione(o c'è già?), la soluzione sarebbe quella di collegarla alla terra ferma.
Quando si vedrà muoversi qualcosa per la tanto sbandierata costruzione degli alberghi a cinque stelle? Ad oggi non si vede muovere niente, non si muove foglia nemmeno con il vento di questi giorni.
E'stata formata una commissione che dovrà decidere sull' adeguamento del P.U.C. ai piani paesaggistici,spero che colgano l'occasione per realizzare ciò che manca alla Maddalena: una zona artigianale e una zona commerciale, sarebbe intelligente se sopratutto quella commerciale fosse posta nell'ambito del centro abitato.
Di chi sarà l'opinione che leggo sulla Nuova Sardegna nella quale si auspica che il futuro nuovo piano urbanistico non venga disturbato da osservazioni, altrimenti i tempi si allungheranno? Spero dell'articolista e non del Sindaco o Assessore all' urbanistica.Come sarà possibile esimersi da commenti ed obiezioni se l'adeguamento del P.U.C. al P.P.R. verrà fatto dallo staff di professionisti con a capo Enrico Corti che ha proposto 11 professionisti ESTERNI senza il parere (utilissimo) di tecnici, imprenditori e cittadini del posto? Ma per quale motivo pretendete (politici maddalenini) di gestire la cosa pubblica senza interpellare i diretti interessati?
Salve Aldo, una possibile risposta potrebbe essere che i professionisti esterni hanno l'occhio più lungo dei maddalenini, per cui Enrico Corti e i suoi amici, riusciranno ad arricchirsi ed acquisire potere alle spalle dei fessi maddalenini, solo buoni di lamentarsi a cose fatte. Inoltre la maggiornaza politica locale che permette, per non dire favorisce, questa anomalia avrà anche il suo tornaconto. E non mi si venga a dire che sulla piazza dell'isola di La Maddalena non vi siano professionisti all'altezza di poter svolgere questo importantissimo compito.
Credimi, vorrei sinceramente sbagliarmi ma pare che i fatti confermino quanto scrivo
In aggiunta a quanto scritto da Aldo e Melampo dico che sarebbe ora ed opportunamente urgente che i Maddalenini, i professionisti Maddalenini del settore, tutti quelli che a vario titolo sono interessati (anche come semplici cittadini) si facciano sentire prima che sia stata fatta la frittata e non dopo per mugugnare semplicemente.
In questo ultimo periodo ho avuto modo di constatare un discreto interesse di costruttori non Maddalenini. Ho del terreno ed in tre giorni mi hanno contattato tre gruppi differenti, al di fuori dell'isola,senza che io abbia in alcun modo propagandato una possibile vendita.La domanda che mi sono posto è come mai soltanto loro hanno interesse mentre per quelli indigeni non ve ne è praticamente alcuno? La risposta che mi sono dato è che probabilmente loro hanno informazioni che noi non abbiamo.
Certo Aldo, è giusta la risposta che dai, sulle maggiori informazioni che possono avere gruppi esterni e miscononsciute ai maddalenini ma è un fatto altrettanto palese che l'amministrazione comunale non fa nulla per coinvolgere la comunità, o meglio gli indigeni, che potrebbero aspirare a fare impresa, oltre la proverbiale apatia di moltissimi isolani non disposti a rischiare e buoni solo di accontentarsi delle briciole ma pronti a criticare chiunque voglia far qualcosa. Concordi?
Scrivo a caldo al riguardo della "conferenza" indetta dall' amministrazione comunale al riguardo dell'adeguamento del P.U.C. al P.P.R.,è stata una conferma di ciò che è stato discusso mesi prima con Aldo e Melampo.Il Sindaco ed i vari professionisti,tutti esterni,hanno parlato a lungo delle linee guida che sono alla base del P.U.C. e per spiegare il frutto del loro lavoro hanno detto una falsità affermando che la cartografia, vista dai comuni mortali non nei particolari,è soltanto una rappresentazione dell'esistente.E' una falsità perchè dovrebbero spiegarci come mai delle aree con una destinazione urbanistica subiscono un'altra destinazione e la volumetria edificatoria toltagli và a vantaggio di altre zone che nell' attuale P.U.C. non hanno.Molte destinazioni d'uso sono cambiate da un P.U.C. all'altro e non nell'esistente.E' stata anche una conferma "deludente" perchè si è avuta la riprova,da parte del Sindaco, che non bisogna disturbare il manovratore.Infatti oltre alla riunione pilotata verso il nulla informativo,c'è stata l'agitata ed altezzosa dichiarazione del Sindaco che ha detto di non aspettarci che qualcuno(ossia lui o chi per lui)perda tempo per sentire l'opinione del fastidioso popolino.Tengo a precisare che diverse cose da lui dette sono nella sostanza da me condivisibili,non certo il metodo ed il non riguardo verso gli altri.In ultimo è stato lasciato ad un pubblico stressato e sfoltito dalla vacuità e dall'assurdo, un piccolo spazio per intervenire su ciò di cui non si è parlato:il nuovo P.U.C. (cartografie)anche se,a detta dei tecnici e Sindaco, soltanto rappresentativo dell'esistente.E pensare che è prorio e solo quello che interessava ai Maddalenini.
Per Piper: come sai bene, chi governa, ora oltre al potere dispone anche dei finanziamenti economici. Questo cosa potrebbe comportare? Che il prossimo governo, se non condividerà questo piano di adeguamento del PUC al PPR, ora imposto da questa maggiornaza o meglio "dai manovratori esterni", butterà tutto all'aria per rifarne uno diverso.
Risultato? Tutta l'economia conseguente allo sviluppo edilizio sostenibile futuro (perche così dovrà per forza essere), si bloccherà nuovamente.
Allora la domanda da porsi è: che senso ha governare una popolazione se poi si fanno gli interessi di pochi e non della collettività?
Uscirò fouri argomento ma forse bisogna ricercare e richiedere in chi si candiderà a governarci: onestà, moralità e competenza
Anch'io ho assistito alla riunione "informativa"organizzata dall'Amministrazione Comunale e sono d'accordo nel ritenerla soltanto una cortina fumogena.Non ci hanno informato di alcunchè e non hanno fugato i dubbi e le paure di chi ha visto la cartografia del NUOVO PUC. Concordo che non è una rappresentazione del presente,perchè non corrisponde affatto al presente ma ad un'idea futura dei nostri AMMINISTRATORI e non certo dei tecnici.
Ho l'impressione che alla Maddalena gli imprenditori edili stiano costruendo un pò troppo, possibile che con tutto l'invenduto che si ritrovano non se ne siano resi conto? Oppure gatta ci cova?
Per l'edilizia privata molto è stato fatto,purtroppo troppo.
Posta un commento