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venerdì, maggio 04, 2007
E' nato "Il futuro di La Maddalena"
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giovedì, maggio 03, 2007
Collegamento fisso La Maddalena-Palau
Ipotesi di collegamento fisso La Maddalena (Punta Chiara) -
Santo Stefano tramite ponte con due corsie viarie,una corsia d' emergenza, due ciclabili, due pedonali, chioschi e piazzuole
belvedere.
Ipotesi di collegamento fisso La Maddalena - Palau nell' attraversamento di Santo Stefano
Ipotesi di collegamento fisso Santo Stefano (V. Marina) - Palau (zona Barrage) tramite ponte con due corsie viarie,una corsia d' emergenza, due ciclabili, due pedonali, chioschi e piazzuole belvedere
Da quali iniziative dipende il futuro della Maddalena? Da una più ampia visione legata ad uno sviluppo turistico? Dalla dismissione dei beni demaniali e quindi dal loro utilizzo da parte del pubblico e del privato? Dal Parco Nazionale dell'arcipelago di La Maddalena? Dallo sviluppo urbanistico? Credo che nessuna delle sopramenzionate ipotesi sia, da sola o insieme alle altre, sufficiente per creare un benessere economico ed un accrescimento culturale della popolazione. Secondo me, l' iniziativa principale sarebbe quella di cercare di realizzare un collegamento fisso tra l' isola (Sarda) Della Maddalena e la Sardegna. Un ponte (consentendo una maggior rapidità e continuità degli spostamenti) darebbe più facilmente, ai cittadini di La Maddalena, la possibilità di usufruire delle iniziative culturali di altre località della impropriamente detta "terra ferma", naturalmente anche il viceversa. Lo stesso varrebbe per poter disporre, da parte dei residenti Maddalenini, delle possibilità di lavoro fuori dell' arcipelago. Ci sono degli svantaggi? La perdita (parziale) dei posti di lavoro da parte dei marittimi e dell' indotto, che verrebbe compensata da quelli che si otterrebbero, inizialmente, con la costruzione del ponte, successivamente, con la sua gestione e manutenzione. Inoltre il collegamento fisso effettuato con due ponti (attraversando Santo Stefano) potrebbe ospitare da entrambi i lati delle piccole attività commerciali (artigianato, gioiellerie, chioschi-bar, piazzuole belvedere ed altro) procurando così altri posti di lavoro. Si otterrebbe anche una stupenda passeggiata panoramica. Un altro svantaggio potrebbe essere rappresentato dal maggior afflusso di lavoratori esterni e dall'apparente diminuzione delle attività commerciali ed artigianali ma ciò non è vero perché se un' attività commerciale o artigianale è gestita bene, con professionalità, avrà la possibilità di operare anche fuori dell'arcipelago, non dovrebbe avere problemi derivanti dalla concorrenza come non ne dovrebbero avere i lavoratori Maddalenini che potrebbero lavorare ad Olbia, Tempio, Arzachena, Santa Teresa, Palau ed altre località per poi ritornare più facilmente dove risiedono. Altro ipotetico punto negativo sarebbe il presunto aumento della criminalità dovuto al maggior afflusso di gente esterna al nostro ambiente. Cosa facciamo ci circondiamo con il filo spinato? Le altre città che sono sulla "terra ferma" lo hanno fatto? E' più realistico pensare che l' uscita del collegamento fisso sarebbe un imbuto dove eventuali malviventi andrebbero a cacciarsi e quindi il collegamento fisso sarebbe un deterrente per l'aumento della delinquenza. Alcuni dicono che la natura dell'isola sarebbe snaturata, imbruttita, secondo me Venezia con il collegamento alla "terra ferma" non ha perso il suo fascino e se un ponte viene costruito con determinate caratteristiche diventa paesaggisticamente qualificante e quindi un' ulteriore attrattiva turistica. L'ospedale non perderebbe di importanza perché temporalmente più vicino a quello di Olbia ma ne acquisirebbe perché sarebbe più raggiungibile dagli abitanti di Palau, Santa Teresa, ed anche di Arzachena diventando realmente complementare a quello di Olbia.
Oggi La Maddalena importa tutti i beni di cui ha bisogno, acquistandoli ad un prezzo molto maggiorato a causa della sua insularità e gli abitanti sono costretti a spendere non poco del loro tempo e denaro per ogni spostamento. Ciò è ovviabile solo effettuando un collegamento fisso fra le due rive.Vi invito a partecipare a questo post con le vostre opinioni.
Ponte che collega La Maddalena e Palau con due corsie viarie, due ciclabili due pedonali, box artigianali - commerciali e piazzuole belvedere
Ponte che collega La Maddalena e Santo Stefano con due corsie viarie, due ciclabili due pedonali, box artigianali - commerciali e piazzuole belvedere
Ponte che collega Santo Stefano e Palau con due corsie viarie, due pedonali, box artigianali - commerciali e piazzuole belvedere
Ipotesi di collegamento fisso La Maddalena - Palau nell' attraversamento di Santo Stefano
Ipotesi di collegamento fisso Santo Stefano (V. Marina) - Palau (zona Barrage) tramite ponte con due corsie viarie,una corsia d' emergenza, due ciclabili, due pedonali, chioschi e piazzuole belvedere
Oggi La Maddalena importa tutti i beni di cui ha bisogno, acquistandoli ad un prezzo molto maggiorato a causa della sua insularità e gli abitanti sono costretti a spendere non poco del loro tempo e denaro per ogni spostamento. Ciò è ovviabile solo effettuando un collegamento fisso fra le due rive.Vi invito a partecipare a questo post con le vostre opinioni.
Ponte che collega La Maddalena e Palau con due corsie viarie, due ciclabili due pedonali, box artigianali - commerciali e piazzuole belvedere
Ponte che collega La Maddalena e Santo Stefano con due corsie viarie, due ciclabili due pedonali, box artigianali - commerciali e piazzuole belvedere
Ponte che collega Santo Stefano e Palau con due corsie viarie, due pedonali, box artigianali - commerciali e piazzuole belvedere
mercoledì, maggio 02, 2007
Dismissione beni demaniali
L'Ammiragliato se dismesso (non ci credo affatto), potrebbe essere utilizzato direttamente dal Comune per svariate possibilità: un casinò? uffici di rappresentanza? uffici turistici? altro?
La Caserma Bastianini (scuole sottufficiali) avrebbe con lo specchio acqueo antistante dell' Isola Chiesa un potenziale turistico enorme (con opportune modifiche si potrebbe utilizzare la capacità alberghiera e portuale di cui dispone). Non credo che ci siano molte altre località in Europa con una eguale ricettività.
Marinferm (ospedale militare) sarebbe la logistica ideale all' antistante specchio acqueo del porto militare, da utilizzare con i suoi banchinamenti per l'ormeggio di mega yacht ed in rada per navi da crocera.
L' Arsenale Militare andrebbe bene per un uso orientato alla cantieristica navale o per altro.
La Caserma Faravelli potrebbe ospitare il centro artigianale o gran parte di esso.
Le batterie militari dovrebbero essere ristrutturate ed utilizzate turisticamente, penso ad un tour comprendente (con unico biglietto) le stesse batterie, il Museo Garibaldi, il Museo navale ed il Museo mineraologico.
Le proprietà demaniali dismesse ed ora utilizzate dalla Marina U.S.A., vedi zona Vaticano e Santo Stefano, potrebbero essere adibite: la prima anch' essa come zona artigianale, la seconda la vedrei come villaggio turistico.
La Caserma Bastianini (scuole sottufficiali) avrebbe con lo specchio acqueo antistante dell' Isola Chiesa un potenziale turistico enorme (con opportune modifiche si potrebbe utilizzare la capacità alberghiera e portuale di cui dispone). Non credo che ci siano molte altre località in Europa con una eguale ricettività.
Marinferm (ospedale militare) sarebbe la logistica ideale all' antistante specchio acqueo del porto militare, da utilizzare con i suoi banchinamenti per l'ormeggio di mega yacht ed in rada per navi da crocera.
L' Arsenale Militare andrebbe bene per un uso orientato alla cantieristica navale o per altro.
La Caserma Faravelli potrebbe ospitare il centro artigianale o gran parte di esso.
Le batterie militari dovrebbero essere ristrutturate ed utilizzate turisticamente, penso ad un tour comprendente (con unico biglietto) le stesse batterie, il Museo Garibaldi, il Museo navale ed il Museo mineraologico.
Le proprietà demaniali dismesse ed ora utilizzate dalla Marina U.S.A., vedi zona Vaticano e Santo Stefano, potrebbero essere adibite: la prima anch' essa come zona artigianale, la seconda la vedrei come villaggio turistico.
venerdì, aprile 06, 2007
La politica a La Maddalena
Tutti i nostri rappresentanti, sia nell' amministrazione comunale sia nei partiti, pensano a pontificare e prevalentemente a contrastare l' avversario, mi spiego meglio: penso che fra di loro non ci sia alcuno disposto a dialogare con i cittadini (tranne in prossimità delle votazioni) ed ancor peggio che sia disponibile a lasciarsi contattare, mentre ha molta sollecitudine nello smontare le iniziative altrui anzichè analizzarne i lati positivi cercando di collaborare.
Probabilmente pensano di essere dei grandi politici, di dover risolvere problemi enormi di carattere nazionale ed internazionale, non si rendono conto che debbono più che altro amministrare una cittadina sentendo e coinvolgendo la popolazione. Hanno ascoltato chi subisce i disagi per poter effettuare la raccolta differenziata e cosa pensa il cittadino che si possa fare per diminuirne gli inconvenienti?
Hanno chiesto ai Maddalenini se fosse prioritario, rispetto alla potabilizzazione dell' acqua, sopraelevare il mercato civico?
Hanno consultato i cittadini per sapere se vogliono rimanere ancora isolati oppure collegati in maniera stabile alla "terra ferma"? Hanno interpellato la gente al riguardo di un eventuale o non sviluppo edilizio? Penso che loro ritengano di avere già le risposte e che i Maddalenini non siano all' altezza di poter, non dico decidere, ma avere opinioni al riguardo. Purtroppo i nostri rappresentanti perserverano nel mantenere una distanza fra loro ( nobili?) e la cittadinanza ( plebe ? ).
sabato, marzo 17, 2007
Il qualunquista
Maddalenini: SIESTA O COMA
E' inutile insistere per cercare di smuovere la stupidità inamovibile del Maddalenino, tutto gli passa sopra, per lui la futilità è importante l'essenziale è inutile. Soltanto poco tempo fà se al dipendente Maddalenino dell' arsenale militare si faceva notare la possibilità della chiusura della struttura e quindi della perdita di posti di lavoro, rispondeva che loro erano "intoccabili"; soltanto poco tempo fà se ai dipendenti della marina U.S.A. si faceva notare che gli Americani prima o poi sarebbero andati via dalla Maddalena,
rispondevano che ciò era improbabile; soltanto poco tempo fà se al marittimo Saremar Maddalenino si faceva notare che non doveva essere "arrogante" ma disponibile con i viaggiatori, rispondeva con uno sguardo di sufficienza sollevando la passerella non permettendo l' imbarco; oggi con la coda fra le gambe chiedono tutti l'appoggio della popolazione Maddalenina(abulica). E' proprio vero che nei proverbi c'è il senno dei popoli ed io trovo giustissimo quello che dice: a lavare la testa all' asino si perde sia l' acqua che il sapone. Se vogliamo avere un futuro riguardante sia il nostro sociale che l'economia dobbiamo innanzitutto cambiare il nostro comportamento verso gli altri e sopratutto il nostro modo di essere nella società.

giovedì, febbraio 08, 2007
Portualità
Il porto turistico di Cala Gavetta, gestito dal comune di La Maddalena, è del tutto inadeguato allo scopo in quanto ha una capienza molto limitata dovuta sia alla sua esiguità che all'occupazione impropria ed immotivata di posti barca da parte di natanti: della Capitaneria di porto, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza,della Polizia di Stato, dell' Ente Parco, della Protezione Civile, delle barche da pesca e da trasporto turisti. Bisognerebbe spostare la maggioranza delle suddette imbarcazioni nei banchinamenti di Punta Chiara, oggi utilizzati dalla Capitaneria di Porto e dai mezzi di collegamento con Santo Stefano al servizio della Marina U.S.A. , consentendo così di ampliare la capacità di posti barca nel porto di Cala Gavetta.
Il gestore pubblico (Comune) praticamente non offre un servizio efficiente perchè limita, sopratutto nel periodo invernale, il personale addetto alla portualità ed ai servizi igienici. L'ufficio inoltre è ubicato in una "baracchetta", offrendo in tal modo un' immagine poco decorosa e quindi un pessimo biglietto da visita della città.
Il sempre citato ma mai realizzato porto turistico di Cala Mangiavolpe (Piazza Comando) è anch'esso, con limitati posti barca, gestito in maniera approssimativa, non credo per colpa dei privati ma per situazioni costringenti che limitano i conduttori nell' iniziativa. Altrettanto si può dire per le altre portualità private.
martedì, febbraio 06, 2007
Centro storico
lunedì, febbraio 05, 2007
Parco Nazionale
Al riguardo del Parco dell' Arcipelago della Maddalena, il primo problema che ci si deve porre è se sia giusto che ci sia, se la risposta sarà affermativa bisognerà chiedersi se l' attuale perimetrazione sia adeguata alle esigenze della Maddalena. Altro punto importante è l' eventuale estensione ad altri centri dirimpettai, in considerazione anche della creazione del Parco Internazionale con la Corsica.
L' esistenza di un Parco è giustificata sopratutto da fattori di salvaguardia e quindi di mantenimento dell' ambiente naturale che nel nostro arcipelago si è mantenuto in buone condizioni sia per il senso civico di molti Maddalenini sia per il contributo della Marina Militare Italiana. Essendo da diversi anni notevolmente aumentata la presenza dei turisti, per poter proteggere adeguatamente l' ambiente del nostro arcipelago forse è utile che ci sia il Parco Nazionale. Ciò detto e considerando i limiti (consistenti per un centro abitato di 12.000 residenti più circa 2.000 non) penso che l' isola madre debba essere esclusa dalla perimetrazione per poter essere meglio amministrata dall' autorità comunale.
Ritengo altresì che si potrebbe estendere il parco verso i comuni di Palau e Santa Teresa (avutone il loro assenso) integrandolo con le loro aree marine e terrestri concordate.
Il presidente del Parco dovrebbe essere nominato fra o da gli abitanti del comune o comuni che lo compongono e comunque sarebbe importante che chi ne fà parte abbia una maggiore rappresentanza nella sua amministrazione.
Ritengo altresì che si potrebbe estendere il parco verso i comuni di Palau e Santa Teresa (avutone il loro assenso) integrandolo con le loro aree marine e terrestri concordate.
Il presidente del Parco dovrebbe essere nominato fra o da gli abitanti del comune o comuni che lo compongono e comunque sarebbe importante che chi ne fà parte abbia una maggiore rappresentanza nella sua amministrazione.
venerdì, febbraio 02, 2007
Sviluppo Edilizio
mercoledì, gennaio 10, 2007
Commercio e artigianato
lunedì, gennaio 08, 2007
Cultura e sport a La Maddalena
Alla Maddalena sono presenti diverse attività sportive:il calcio, la pallavolo, la pallacanestro, il tennis, la vela, lo judo, il karate ed alcuni altri; mancano tuttavia altre iniziative riferite all' elemento più consono al luogo:l'acqua. Mi riferisco alla costruzione di piscine e centri sportivi inerenti al canotaggio. Capisco che possa essere difficile provvedere per il nostro squattrinato Comune, dato che non è in grado di rendere efficienti gli impianti che già ci sono, ma tutto ciò è ovviabile creando le condizioni perchè i privati possano operare al riguardo. Con il P.U.C. sono state inserite le zone S nelle quali é possibile edificare opere ad utilizzo sociale, con il consenso del comune. Il problema è che la nostra amministrazione comunale è troppo vincolistica anzichè essere aperta ad iniziative di sviluppo.
Risulta che i finanziamenti erogati dal comune per lo sport siano abbastanza esigui, questo per la solita mancanza di fondi. Il discorso non cambia se riferito allo spettacolo con l'aggravante dell' apatia cronica del Maddalenino verso gli spettacoli ed in genere la cultura. Nell' isola è presente una sola sala cinematografica (in uso temporaneo e benevolo della Marina Militare Italiana) che ad ogni rappresentazione rimane praticamente vuota, sia che si proiettino films che si reciti teatro. E' incredibile considerando che l' ipotetico bacino di utenza sarebbe di circa 15.000 persone. Per quanto riguarda i musei maddalenini abbiamo la fortuna di avere quello di Giuseppe Garibaldi che va avanti per attrazione propria e non per una buona gestione e propaganda. Gli orari di visita sono assurdi e talvolta lasciano il visitatore fuori del compendio (ad esempio delegazioni di Garibaldini). Sul museo navale c'è poco da dire, in pratica è inesistente. Per quanto riguarda quello mineralogico aspettiamo che si possa fare strada.
martedì, gennaio 02, 2007
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